Sabato al mercato ho trovato le puntarelle che, qui a Torino, non si trovano facilmente. Le puntarelle sono i germogli della cicoria di catalogna prevalentemente coltivata in Lazio e in Veneto.
Le avevo mangiate tantissimi anni fa in un ristorante romano e mi erano piaciute molto. Sono ottime in insalata oppure saltate in padella come le ho cucinate io.
Pulire le puntarelle richiede tempo. Per prima cosa bisogna togliere i gambi esterni (quelli con le foglie verdi, per intenderci) fino ad arrivare ai germogli. Mi raccomando di non buttare via i gambi esterni perché sono ottimi bolliti e quindi passati in padella. Dopo aver mondato il cespo staccare i germogli uno a uno, tagliare la parte in fondo che è piu’ dura e dividere i germogli a metà per la lunghezza. Da ogni metà tagliare per il lungo tante striscioline e metterle in acqua fredda (io ho aggiunto del ghiaccio) lasciandole immerse per una decina di ore. Le puntarelle dopo tutte queste ore in acqua fredda si saranno arricciate, avranno perso un po’ l’amaro e saranno pronte per essere mangiate crude, in insalata, con una salsina di acciughe, aglio, aceto e olio.
Se invece preferite farle saltate in padella seguite la mia ricetta.
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Puntarelle saltate in padella
Ingredienti
- Puntarelle - 2 cespi
- Olio - 5-6 cucchiai
- Aglio - 1 spicchio
- Alici - Filetti, 5
- Aceto balsamico - a gusto
- Sale - q.b.
Istruzioni
Una volta pulite le puntarelle e lasciate in acqua fredda per 10 ore scolarle e metterle da parte.
In una padella piuttosto grande mettere l'olio, i filetti di alici e lo spicchio d'aglio. Quando le alici si sono disfatte e l'aglio è rosolato, togliere lo spicchio d'aglio e mettere le puntarelle. Farle cuocere per una ventina di minuti regolando di sale. Quando sono tenere (ma non molli) aggiungere l'aceto balsamico, mescolare bene e dopo due o tre minuti spegnere il fuoco. Le puntarelle sono pronte.
Buon Appetito
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